CHIESA DEL SS. CROCIFISSO D'ETE
(Santa Croce)
L’11 novembre 1579, fu posta la prima pietra per mano del vescovo di Fermo mons. Pinelli, che ne scelse la collocazione sulla fatiscente miracolosa edicola situata lungo un’antica strada per Fermo, nei pressi di un’ansa del torrente Ete e raffigurante una bella immagine del Crocifisso
Il governo e l’amministrazione furono attribuiti, con bolla di papa Gregorio XIII, alla confraternita del SS Sacramento, che tuttora li conserva. Oggi è nota come Chiesa di Santa Croce, perché nella prima metà del ‘700, tale Marcelli vi custodì, portandola da Roma, una preziosa reliquia della Croce di Cristo. Il rinvenimento del sacro legno sarebbe avvenuto ad opera dell’imperatrice Sant’Elena il 3 maggio del 326, nel corso di un viaggio in Terra Santa.
La planimetria della chiesa, a navata unica con volta a botte di mattoni a vista, assume la forma di croce latina per l’apertura di due cappelle laterali all’altezza del transetto. In mezzo al transetto si innalza un tempietto dorico rinascimentale in pietra moscata a base quadrata e piano superiore ottagonale, chiuso da un capolino con tamburo alleggerito da finestre.
Il tempietto richiama quello della Santa Casa di Loreto. All’esterno del tempio sono raffigurate le seguenti scene: Cristo in preghiera nell’orto degli ulivi, la flagellazione e Gesù che cade sotto la Croce. Nella parte interna invece, troviamo l’affresco risalente al XIV sec. raffigurante l’Eterno Padre che sostiene il Figlio Crocifisso. Sempre all’interno risaltano i dipinti del 1594 di Pier Francesco Renolfi da Novara: a sinistra i Santi Martino, Biagio e Lucia e a destra uno raffigurante la Sacra Famiglia e San Giovannino. Nella parte alta interna del tempio, possiamo notare l’Eterno Padre circondato da quattro Profeti e quattro Sibille.
È tradizione e credenza porre la mano sul marmo posteriore del saccello, dove è raffigurata la “Flagellazione”, per rilevare dalla trasudazione del marmo, l’arrivo di una pioggia provvidenziale per il raccolto.
La Chiesa del SS. Crocifisso d’Ete esercita ancora oggi un fascino particolare sugli abitanti di Mogliano e dei dintorni. L’appuntamento principale è per la festa di santa Croce il 3 maggio. Oltre alle celebrazioni liturgiche e alla fiera, è l’appuntamento per la tradizionale merenda sui prati.